Vendere casa in fretta a un prezzo simbolico? Ecco i rischi!

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Qui vediamo gli aspetti che devi conoscere e considerare.

Pubblicato il: 16/05/2022

Quella di vendere casa può rivelarsi un’impresa più difficile del previsto, soprattutto quando l’immobile in questione è situato in una zona che, per varie ragioni, è considerata poco attrattiva. Così spesso gli anni passano, l’acquirente non si trova, la casa invecchia e intanto i costi di manutenzione aumentano.

Finché, a un certo punto, i proprietari possono anche giungere alla conclusione che sia meglio disfarsi dell’immobile, magari accontentandosi di un prezzo simbolico. Una possibilità che viene presa in considerazione soprattutto quando la casa in questione è disabitata e avrebbe bisogno di importanti interventi di ristrutturazione per poter essere messa sul mercato con qualche probabilità di successo.

Ma è davvero tutto così semplice? Si può effettivamente vendere un immobile a un prezzo irrisorio senza che vi siano conseguenze particolari? Nel post di oggi vedremo di rispondere a queste domande: parleremo dei casi in cui un proprietario di casa potrebbe essere tentato dalla vendita a un prezzo simbolico e dei principali rischi in cui potrebbe incorrere.

Vendere casa a un prezzo simbolico: per quali motivi?

Le ragioni che spingono un proprietario a vendere la propria casa a un prezzo simbolico possono essere tante: la prima, di cui abbiamo già parlato, è l’impossibilità di vendere un immobile che, seppur molto vecchio e magari anche disabitato, continua a generare costi non indifferenti.

Un’altra motivazione piuttosto frequente è quella di lasciare il proprio immobile a una persona cara senza che gli eredi possano contestare il gesto. Se il proprietario optasse per una donazione, questi ultimi potrebbero infatti contestarla fino a dieci anni dalla morte del donante, pretendendo di ricevere la loro quota legittima.

Il terzo motivo è spesso quello di cercare di evitare il pignoramento attraverso una vendita fittizia dell’immobile. Anche in questo caso, una finta donazione potrebbe essere revocata dai creditori senza particolari problemi, mentre la vendita è revocabile solo se si riesce a dimostrare che l’acquirente era al corrente del pignoramento in corso. In tutti i casi, se un immobile è già stato oggetto di pignoramento, non può più essere venduto liberamente.

I rischi di vendere casa a un prezzo simbolico

Vendere casa a un prezzo simbolico non è però così semplice come potrebbe sembrare e, anche se in linea di principio le parti coinvolte in una compravendita immobiliare possono fissare il prezzo liberamente, occorre comunque tenere conto di una serie di possibili conseguenze.

La prima cosa che devi sapere se stai valutando di vendere la tua casa a un prezzo simbolico per nascondere una donazione o per sfuggire al pignoramento, è che l’atto di vendita potrebbe essere impugnato da coloro che hanno visto ledere i propri diritti. In questi due casi particolari, si tratterebbe degli eredi legittimi o dei creditori. Se riuscissero a dimostrare che la vendita è in realtà fittizia ed è stata conclusa per danneggiarli, questa verrebbe annullata dal Giudice competente.

Un altro aspetto di cui devi tenere conto – e questo vale in tutti i casi – è costituito dagli accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate. Le compravendite immobiliari sono soggette al pagamento di imposte e tasse (imposta ipotecaria e catastale, imposta di registro, eventuale Irpef sulla plusvalenza). Alcune di queste (che ad eccezione dell’Irpef sono in genere poste a carico dell’acquirente) vengono calcolate sul prezzo di vendita dell’immobile. Ne consegue che un prezzo simbolico produrrebbe un impatto anche sull’importo dovuto al Fisco.

Per questo motivo, se il prezzo sarà giudicato troppo basso rispetto al reale valore dell’immobile, il Fisco farà degli accertamenti e, se del caso, procederà a un ricalcolo delle imposte effettivamente dovute.

In definitiva, prima di vendere una casa a un prezzo simbolico devi considerare che:

·        se l’operazione lede i diritti di terze persone (ad esempio i tuoi eredi o i creditori che hanno avviato una procedura di pignoramento nei tuoi confronti) l’atto di vendita può essere impugnato e annullato;

·        se il prezzo è troppo basso, il Fisco procederà al ricalcolo delle imposte.

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