Se hai da poco deciso di mettere in vendita la tua casa, molto probabilmente ti starai chiedendo come funziona la trattativa immobiliare e quali sono i giusti passi da compiere nelle sue diverse fasi.

Come si svolge la contrattazione del prezzo? Quali documenti bisogna produrre? Nel post di oggi passeremo in rassegna gli step principali che caratterizzano la compravendita di un immobile, dalla ricezione della proposta di acquisto alla firma del rogito presso un notaio.

Step 1: ho ricevuto una proposta di acquisto. E adesso?

Dopo aver promosso il tuo immobile attraverso i principali canali o esserti rivolto a un’agenzia, finalmente si è fatto avanti un potenziale acquirente. Ottimo! Si tratta davvero di un buon punto di partenza, perché significa che qualcuno è seriamente interessato all’acquisto della tua casa.

D’altra parte, è però bene non farsi troppe illusioni, perché in questa fase la trattativa è ancora lontana dall’essersi conclusa.

Una cosa che capita molto spesso è che il prezzo offerto dal potenziale acquirente sia inferiore a quello proposto dal venditore. Come comportarsi in questi casi? La verità è che i fattori da considerare sono tanti. Se ti trovi in una situazione del genere, potresti cominciare a porti queste domande:

·        Il prezzo a cui hai messo in vendita l’immobile corrisponde al suo reale valore di mercato? Sicuro che non sia troppo alto?

·        Da quanto tempo hai messo in vendita la tua casa? Finora l’immobile ha suscitato un discreto interesse o hai organizzato solo qualche visita sporadica?

·        In che stato si trova la tua casa? È quasi come nuova oppure necessiterebbe di qualche intervento di ristrutturazione più o meno importante?

Quando si riceve una proposta di acquisto è importante fare uno sforzo per valutare il proprio immobile nel modo più oggettivo possibile. In linea di principio non ha senso accettare un’offerta palesemente troppo bassa, soprattutto se la casa è stata messa in vendita solo di recente. D’altra parte, non bisogna nemmeno ostinarsi a voler incassare necessariamente il prezzo ipotizzato. Se l’offerta è comunque buona o quantomeno ragionevole, vale sicuramente la pena di prenderla in considerazione.

La trattativa sul prezzo può anche estendersi oltre: come venditore potresti valutare di presentare all’acquirente una controproposta. Nel caso decidessi di tentare questa strada, potresti rendere più appetibile la controfferta inserendovi la tua disponibilità a farti carico di alcuni piccoli lavori di ristrutturazione o di manutenzione, come ad esempio la tinteggiatura dell’appartamento oppure la sostituzione di qualche elettrodomestico. In questo modo è probabile che il potenziale acquirente sia più propenso ad accettare di incontrarsi a metà strada.

Step 2: il contratto preliminare di compravendita

Una volta raggiunta un’intesa sul prezzo, ecco che arriva il momento di passare alla fase successiva. Con il preliminare, sia il venditore che il compratore si impegnano a portare a termine la compravendita che si concluderà con la firma del rogito.

Si tratta di un contratto vincolante, in cui vengono già definiti il prezzo, il termine per la stipulazione del rogito e tutte le altre condizioni che sono state pattuite tra le parti. Generalmente, è previsto anche il versamento di una caparra confirmatoria, che costituirà l’eventuale risarcimento per il venditore o il compratore nel caso in cui la controparte dovesse tirarsi indietro.

Il preliminare di compravendita non è in realtà un passaggio obbligato. Le parti potrebbero infatti anche decidere di rogitare direttamente. Molto spesso però la stipulazione del preliminare costituisce una necessità, vuoi perché l’acquirente deve ancora ottenere il mutuo dalla banca, vuoi perché è invece il venditore ad aver bisogno di un po’ di tempo per trovare una nuova sistemazione.

Step 3: la firma del rogito

Se tutto procede secondo i piani, si arriva infine al momento della firma del rogito, ovvero l’atto notarile che segna il passaggio di proprietà.

In questa fase il venditore dovrà produrre tutta una serie di documenti, di cui il notaio prenderà visione per accertare che la compravendita avvenga in modo regolare sotto tutti i punti di vista. Tra questi, troviamo ad esempio la planimetria catastale, il certificato di agibilità, l’attestato di prestazione energetica e la copia della licenza edilizia richiesta al momento della costruzione dell’immobile.

Non riesci a vendere casa? La soluzione si chiama Klak!

Ora che abbiamo visto le diverse fasi che caratterizzano la trattativa immobiliare, pensiamo che sia giunto il momento di parlare delle principali difficoltà a cui si rischia di andare incontro quando si vuole vendere casa. Come avrai potuto intuire leggendo fino a questo punto, le trattative possono rivelarsi lunghe e anche piuttosto complicate. Molte volte trovare un accordo sul prezzo non è facile, senza contare che prima bisogna promuovere l’immobile, organizzare le visite, raccogliere tutti i documenti e le informazioni che potrebbero interessare ai potenziali acquirenti… Insomma, vendere casa può rivelarsi un’esperienza parecchio stressante.

Un discorso a parte va fatto poi per tutti quei casi in cui l’acquirente proprio non si trova. Molti immobili, magari non più nuovissimi e situati in zone poco attrattive, possono restare invenduti addirittura per anni.

Da oggi però c’è una novità che ti permette di vendere casa velocemente e senza doverti preoccupare quasi di nulla. Stiamo parlando di Klak, la nostra piattaforma di Instant Buying con cui puoi vendere il tuo immobile in fretta e senza incertezze!

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A quel punto, riceverai la nostra offerta per l’acquisto della tua casa. E c’è di più! Perché ci occuperemo anche di tutte le questioni amministrative e burocratiche. Insomma, una volta raggiunto un accordo sul prezzo, potrai stare tranquillo e vendere finalmente la tua casa senza ulteriori perdite di tempo. Con Klak risparmi mediamente 180 giorni rispetto a una compravendita tradizionale!

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