Tutela la tua casa in affitto: chi paga l'assicurazione?

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Locatore o locatario? Chi deve proteggere l'immobile dai danni?

Pubblicato il: 11/10/2024

L'assicurazione su un immobile affittato è una risorsa preziosa sia per il proprietario che per l'inquilino, anche se spesso non è obbligatoria per legge. Si tratta di una protezione che può rivelarsi essenziale nel tutelare entrambe le parti da eventi imprevisti come danni accidentali, furti o responsabilità civili. In caso di incidenti, una polizza assicurativa può coprire i costi di riparazione o sostituzione, evitando potenziali controversie legali tra proprietario e locatario. Sebbene i premi assicurativi possano variare in base alla compagnia, al tipo di copertura e alla zona in cui si trova l'immobile, stipulare un'assicurazione rappresenta comunque un investimento strategico per garantire serenità durante tutto il periodo di locazione. Tuttavia, sorge spontanea una domanda: chi deve farsi carico di questi costi, il proprietario o l'inquilino? Questa decisione dipende spesso dagli accordi contrattuali, ma una riflessione più attenta su vantaggi e obblighi può aiutare a chiarire le responsabilità di entrambe le parti.

 

Chi paga e come funziona 

 

La responsabilità del pagamento dell'assicurazione per un immobile in affitto varia a seconda della tipologia di polizza e degli accordi contrattuali tra proprietario e inquilino. Solitamente, il proprietario stipula una polizza assicurativa per proteggere la struttura dell'edificio, nonché le componenti fisiche come le mura, il tetto e gli impianti, oltre a eventuali pertinenze come garage, giardini o terrazze. Questa copertura può includere danni accidentali alla struttura, furti, incendi o calamità naturali, garantendo così la salvaguardia dell'investimento immobiliare.

Tuttavia, gli effetti personali dell'inquilino o eventuali danni provocati da quest'ultimo non rientrano nella copertura del proprietario. Qui entra in gioco l'assicurazione del locatario, spesso consigliata se non obbligatoria, dedicata a proteggere i propri beni personali e a coprire la responsabilità civile in caso di danni a terzi o alla proprietà stessa. Un inquilino potrebbe essere considerato responsabile di danni causati da negligenza, come allagamenti o incendi accidentali, ed è qui che una polizza di affitto può fare la differenza, prevenendo costi ingenti e potenziali dispute legali.

In alcuni casi, il contratto di locazione potrebbe includere clausole che obbligano l'inquilino a sottoscrivere un'assicurazione, proprio per garantire una protezione bilaterale: l'immobile resta tutelato da danni strutturali, mentre i beni dell'inquilino e le sue responsabilità civili sono assicurati. Questo tipo di copertura incrociata rappresenta una forma di tutela essenziale per entrambe le parti, assicurando serenità durante tutto il periodo della locazione.

 

È obbligatoria?

 

In Italia, non esiste una normativa che imponga l'obbligo di sottoscrivere un'assicurazione per un immobile in affitto, né al proprietario né all'inquilino. Tuttavia, sebbene non sia richiesta dalla legge, l'assicurazione per una casa in affitto è vivamente raccomandata per entrambe le parti, al fine di evitare spiacevoli conseguenze in caso di danni imprevisti o incidenti.

In alcuni contratti di locazione, il proprietario può inserire una clausola che richiede all'inquilino di stipulare un'assicurazione contro i danni, soprattutto per tutelare l'immobile da eventuali incidenti causati dalla negligenza del locatario. È quindi fondamentale leggere attentamente il contratto prima di firmarlo, per comprendere appieno le responsabilità e le tutele previste. Anche se non obbligatoria, una copertura assicurativa può offrire tranquillità e prevenire complicazioni legali ed economiche, rendendola una scelta saggia per entrambe le parti.

 

La responsabilità del proprietario

 

Il proprietario di un immobile in affitto ha l'obbligo di garantire che la proprietà sia in condizioni adeguate e sicure per l'inquilino. Per proteggersi da danni strutturali, furti o eventi imprevisti, il proprietario può stipulare una polizza assicurativa specifica per l'immobile in affitto. Questa copertura solitamente riguarda le strutture portanti, come muri, pavimenti e impianti elettrici o idraulici, tutelando l'immobile da costi imprevisti di riparazione o sostituzione.

Tuttavia, l'assicurazione del proprietario non copre i danni causati direttamente dall'inquilino. Se quest'ultimo dovesse provocare un incendio, una fuga d'acqua o altri danni, la polizza del proprietario potrebbe non intervenire. In tali situazioni, l'inquilino potrebbe essere considerato responsabile e, di conseguenza, il proprietario avrebbe il diritto di richiedere un risarcimento.

 

Assicurazione per l'inquilino

Sebbene l'assicurazione per l'inquilino non sia obbligatoria per legge, è sempre più frequente che i proprietari richiedano ai loro locatari di stipulare una polizza come misura di protezione aggiuntiva. La cosiddetta polizza di responsabilità civile dell'inquilino copre i danni che quest'ultimo potrebbe arrecare all'immobile, tutelando sia il proprietario sia l'inquilino da situazioni spiacevoli o costose. Oltre ai danni strutturali, queste polizze possono estendersi alla protezione dei beni personali dell'inquilino, includendo spesso anche il furto o i danni accidentali a oggetti di valore presenti nell'abitazione.

Un ulteriore vantaggio dell'assicurazione è la copertura della responsabilità civile verso terzi, una tutela essenziale in caso di danni a persone o proprietà limitrofe. Un esempio pratico è il caso di un guasto idraulico che provoca un allagamento nell'appartamento sottostante: in tale situazione, l'assicurazione dell'inquilino può intervenire per coprire i costi dei danni causati a terzi. Anche se non imposta per legge, questa polizza rappresenta una forma di protezione cruciale, che evita al locatario di dover affrontare ingenti spese o controversie legali, offrendo maggiore tranquillità durante il periodo di locazione.
 

Quanto costa l'assicurazione?


Il costo di un’assicurazione per un immobile in affitto può variare sensibilmente a seconda di numerosi fattori, come il tipo di polizza, il livello di copertura richiesto, le dimensioni della casa e la sua posizione geografica. Per il proprietario, un'assicurazione di base che copre la struttura dell'immobile, come muri, impianti e altre componenti strutturali, ha un costo che generalmente si aggira tra i 100 e i 300 euro all'anno. Questa cifra può aumentare se vengono aggiunte garanzie più specifiche, come la copertura contro calamità naturali o atti vandalici, o se l’immobile si trova in zone particolarmente a rischio.

Per l'inquilino, il costo di una polizza assicurativa di responsabilità civile, che protegge da eventuali danni causati all'immobile o a terzi, e che può includere anche la copertura dei beni personali, si colloca in un range di 50-200 euro all'anno. Anche in questo caso, il costo dipende dalle garanzie incluse nella polizza e dal valore degli oggetti assicurati.
 

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