Non sempre ereditare una casa è la “fortuna” che si potrebbe pensare: infatti, una casa dove non si vive e che non si riesce a vendere o affittare, diventa solo una fonte di spese.

Per non parlare poi dei dissidi che si possono creare tra eredi. Spesso capita infatti che, alla morte di un nonno o di uno zio, tre o quattro persone che magari non si frequentano e non sono in buoni rapporti, si ritrovano comproprietari di un immobile.

In quei casi decidere cosa farne può diventare complicato. Magari uno o più eredi vorrebbero venderlo, mentre gli altri non sono disposti ad affrontare le spese per la ristrutturazione o la burocrazia necessaria.

Vediamo che cosa si può fare nel caso in cui i comproprietari non riescano a mettersi d’accordo.

Si può vendere una casa senza il consenso dei comproprietari?

Se hai ereditato una casa e vorresti venderla senza il consenso degli altri eredi e comproprietari, sappi che per vendere una casa ci vuole l’unanimità tra gli eredi. Affinché la vendita abbia luogo, devono essere presenti tutti i proprietari in occasione dell’atto di rogito che si effettuerà presso un notaio.

Quello che invece può essere previsto è che le quote di uno o più eredi siano acquistate da un altro erede. Se dunque ti trovi nella situazione di avere ereditato un immobile insieme ad altre persone, puoi liquidare gli altri, se questi sono d’accordo.

Che cosa succede se non vi è accordo tra gli eredi?

Se non si riesce a trovare alcun tipo di accordo, anche solo uno degli eredi può presentare ricorso al giudice per sciogliere la comunione ereditaria. A quel punto avverrà un tentativo di mediazione. Se neanche in questa sede si raggiunge un accordo, allora il giudice prenderà in considerazione diverse ipotesi, tra cui la suddivisione del bene, ma anche la vendita all’asta dell’immobile.

Nel caso si proceda con l’asta è bene sapere che l’immobile potrebbe essere venduto a un prezzo notevolmente ribassato: infatti, se al primo esperimento l’asta va deserta, si procederà con nuovi tentativi a prezzo ribassato.

Come vendere velocemente una casa ereditata?

Se hai ereditato una casa insieme ad altre persone, il modo migliore per evitare spese e oneri, è la vendita veloce.
La vendita a differenza dell'affitto non comporta la condivisione di oneri di gestione nonché le relative spese (ad esempio le spese per le manutenzioni straordinarie e le tasse che gravano sul canone di locazione che incasserete).
Vendere è inoltre meglio che perdere ancora tempo in attesa di mettervi d’accordo: nel secondo caso la casa potrebbe deteriorarsi e questo significa che quando finalmente deciderete di vendere o di affittare dovrete spendere soldi per adeguarla.

Se invece decidete di vendere l'immobile a un’impresa immobiliare, godrete di questi vantaggi:

1)      Tempi veloci.

Vendere a un’impresa è più veloce che vendere a un privato: infatti l’impresa compra allo scopo di sviluppare e rivendere. Prima si conclude l’accordo, meglio è. Non ci sono lunghe richieste di mutuo, né ripensamenti e cambi di idee. In questo modo gli eredi non dovranno farsi carico della vendita: basteranno un paio di visite.

2)      Nessuna spesa di ristrutturazione.

Se il privato si lascia condizionare dalle condizioni della casa, l’impresa valuta, invece, l’immobile sulla base di parametri oggettivi e si assume gli oneri legati alla ristrutturazione. Questo significa che gli eredi non dovranno dedicare competenze, tempo e denaro alla ristrutturazione.

3)      Nessuna spesa legale.

Se si vende l’immobile a un’impresa, l’affare si conclude in fretta e senza spese, e si eviteranno futuri disaccordi legati alla gestione dello stesso, con conseguenti spese legali e mal di pancia. 

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