750.000 è il numero di compravendite immobiliari effettuate in Italia nel 2021, secondo il rapporto annuale dell’OMI, osservatorio mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, in collaborazione con ABI, associazione bancaria italiana.

Un numero ancora più impressionante se si pensa al balzo omogeneo in tutte le aree del Paese: + 34% rispetto al 2020 e +24% rispetto al 2019, in termini assoluti si parla di oltre 190.000 compravendite in più. Insomma, non è un mero rimbalzo “naturale” dopo un anno funesto in cui il PIL è andato a picco trascinando con sé (quasi) tutto il resto; siamo anzi in piena fase espansiva, con tasso di crescita cinque volte più alto rispetto al tasso medio degli anni precedenti.

Una tendenza positiva ininterrotta dal 2014, se si esclude il – 7% registrato nel 2020.



Le grandi città che hanno registrato il maggiore incremento sono state Roma, con un +31% e Genova, con un +32%. Il record regionale di crescita va al Molise con un +42%, mentre la regione con più compravendite in termini assoluti è stata la Lombardia con 159.000 transazioni. La crescita è più alta in provincia che in città: i comuni non capoluogo registrano infatti un +36%, mentre nei capoluoghi la crescita è del +28% sul 2020 (ma “solo” del +14% sul 2019).
Record anche per le transazioni relative a pertinenze e box auto. Le prime nel 2021 si sono vendute il 70% in più rispetto al 2020 e l’87% rispetto al 2019, mentre le transazioni relative ai secondi sono cresciute del 31% sul 2020 e del 23% sul 2019. Sebbene la vendita delle nude proprietà rappresenti solo una piccola fetta di mercato, il 2,5%, ha registrato anch’essa una crescita del 27% sull’anno precedente.

Aumenta anche il ricorso al mutuo ipotecario per l’acquisto della casa: 366.000 acquisti sono stati effettuati ricorrendo al mutuo: il 34% in più rispetto al 2020. 50 miliardi di euro sono stati erogati per l’acquisto di case, con una media di 136.000 euro ad acquisto.

Devi vendere casa?

Se stai cercando di vendere case il report sopra ti parla di un mercato dinamico e in crescita, eppure c’è un ma: ci sono situazioni in cui non è sempre facile e immediato vendere un immobile.

È il caso, ad esempio, degli immobili non ristrutturati: non tutti gli acquirenti sono disposti ad acquistare un’unità immobiliare che necessita di ulteriori spese e tempi a volte imprevedibili dettati anche dalla carenza di materie prime. E non tutti i proprietari possono permettersi di ristrutturare, spendendo soldi e tempo, per rendere più appetibile un immobile. Nel frattempo questo si deteriora e costa in imposte.

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