Pubblicato il: 23/02/2023
Com’è andato il mercato immobiliare nel terzo trimestre del 2022? In attesa di poter fare il bilancio definitivo dell’anno appena trascorso, i risultati dell’ultimo sondaggio condotto dalla Banca d’Italia possono già fornirci alcune indicazioni importanti, sia per quanto riguarda le dinamiche che si sono manifestate nell’ultimo periodo, sia per quelle che possiamo ragionevolmente attenderci per il prossimo futuro.
Se hai da poco messo in vendita la tua casa – o magari stai pensando di farlo a breve – è molto importante che tu conosca i grandi trend che caratterizzano il mercato immobiliare. Esserne consapevole ti aiuterà senz’altro a posizionarti meglio sul mercato, adeguando le tue aspettative in termini di prezzo e tempi di vendita.
Il sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia viene condotto a cadenza trimestrale dalla Banca d’Italia con l’obiettivo di fare il punto sull’andamento dell’immobiliare nel nostro paese. Per raccogliere i dati riguardanti il terzo trimestre del 2022 sono stati intervistati 1.463 agenti immobiliari nell’intento di cogliere le più recenti evoluzioni del mercato.
Prima di approfondire le principali dinamiche che hanno caratterizzato il mercato immobiliare nel 2022 e di fare le nostre previsioni per il 2023, diamo uno sguardo al quadro generale.
Per il terzo trimestre del 2022, il sondaggio condotto dalla Banca d’Italia ha evidenziato una stabilità dei prezzi di vendita degli immobili, anche se con un leggero calo atteso per la fine dell’anno.
Anche i tempi di vendita, seppur lievemente cresciuti rispetto al trimestre precedente, continuano a situarsi in prossimità dei minimi storici. D’altra parte, si è osservato un moderato aumento dello sconto sul prezzo rispetto a quello inizialmente proposto dai venditori.
Per il prossimo futuro, la maggior parte degli agenti immobiliari intervistati si attende una diminuzione degli acquirenti e, di conseguenza, anche del numero di compravendite. Secondo loro, sarà prima di tutto l’inflazione a influenzare la domanda e il livello dei prezzi.
Volendo focalizzarci sul fattore della domanda, nel corso del terzo trimestre è stato riscontrato un lieve calo del numero di acquirenti, che ha riguardato in generale sia le aree urbane che quelle non urbane. Questa tendenza si è manifestata anche attraverso una leggera riduzione del numero di agenzie che hanno concluso almeno una compravendita (84,3% contro l’84,9% del trimestre precedente).
A questo riguardo, più incisive appaiono le previsioni future formulate dagli agenti, secondo i quali questo trend sarebbe destinato ad assumere proporzioni maggiori in futuro. Come già accennato in precedenza, buona parte delle pressioni sulla domanda sarebbero da attribuire al fenomeno dell’inflazione. Non a caso, a fronte di una riduzione delle compravendite, ci si attende dall’altra parte un aumento generalizzato dei canoni di affitto. Segno che, in tempi di incertezza, le persone si mostrano meno propense ad assumersi un impegno finanziario di lungo termine come quello che comporta l’acquisto di una casa.
Il mancato accordo sul prezzo è e rimane il motivo principale per cui una trattativa di compravendita immobiliare fallisce.
Il sondaggio della Banca d’Italia ha peraltro messo in luce un aumento dello sconto che viene mediamente concesso all’acquirente rispetto al prezzo a cui un immobile viene inizialmente proposto sul mercato (8,4% contro l’8% del secondo trimestre).
Da parte loro, i tempi di vendita si sono leggermente allungati rispetto al trimestre precedente, passando da 5,7 a 5,9 mesi. Va detto che, in ogni caso, continuano a situarsi al di sotto dei sei mesi e sono quindi molto vicini ai minimi storici. In leggero aumento è anche la percentuale di potenziali acquirenti che fatica a ottenere un mutuo per finanziare l’acquisto di un immobile.
Sommando tutte queste informazioni, è facile giungere alla conclusione che i prezzi degli immobili saranno destinati a scendere nel corso del 2023. Vi sono però anche altri fattori che occorre considerare se vogliamo effettuare una previsione che tenga dovuto conto delle principali variabili in gioco.
Come certamente saprai, la situazione economica globale non è delle più favorevoli. L’inflazione e il conseguente aumento dei tassi di interesse si ripercuoteranno inevitabilmente anche sul mercato immobiliare, escludendo di fatto alcuni potenziali acquirenti dal mercato e disincentivandone altri dall’acquisto di un immobile. Non è detto tuttavia che questa situazione sia destinata a durare a lungo. Molto dipenderà di fatto dall’efficacia delle misure attuate dalle Banche centrali nell’intento di contenere l’aumento generalizzato dei prezzi.
Detto ciò, è proprio nei periodi di incertezza come quello che stiamo attualmente vivendo che l’immobiliare tende a confermarsi come un porto sicuro, un settore in cui investire nel medio e lungo termine potendo contare su una maggiore stabilità rispetto a quella offerta da altre tipologie di investimento. Vista la pessima performance dei mercati azionari a cui abbiamo assistito nel corso del 2022, non stupirebbe se l’immobiliare si riconfermasse in grado di attrarre capitali anche nei periodi di crisi.
Ti interessa saperne di più sull’andamento del mercato immobiliare nel terzo trimestre del 2022? Leggi il sondaggio della Banca d’Italia.
Premesso il fatto che attualmente è difficile prevedere come andranno le cose nel corso del 2023, alla luce di quanto ci siamo detti finora ci sono buone ragioni per credere che il mercato immobiliare saprà reggere il colpo abbastanza bene. Certo, un moderato calo delle compravendite e dei prezzi sarà, almeno temporaneamente, quasi inevitabile. Ed è proprio per questo che, se vuoi vendere la tua casa, devi innanzitutto mettere a punto una strategia efficace.
La verità è che, spesso e volentieri, concludere una compravendita immobiliare richiede tempo, a prescindere dalle attuali condizioni di mercato. A meno che il tuo non sia un immobile particolarmente attrattivo o situato in una zona strategica, prima di riuscire a venderlo è probabile che passino diversi mesi, senza contare che dovrai promuoverlo, organizzare le visite e occuparti di tutti gli aspetti che riguardano la conduzione delle trattative.
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