Affitti a Società: si può usare la Cedolare Secca?

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Cedolare Secca per Società: requisiti, vantaggi e ultimi aggiornamenti

Pubblicato il: 29/11/2024

La cedolare secca rappresenta un'opzione fiscale vantaggiosa per i proprietari immobiliari, concepita per semplificare e alleggerire il carico tributario sui redditi da locazione. Questo regime, inizialmente riservato a contratti con privati, ha recentemente subito importanti aggiornamenti normativi, arricchiti dalle ultime pronunce della Cassazione. A partire dal 2024, infatti, la possibilità di applicare la cedolare secca è stata estesa anche ai contratti stipulati con conduttori che operano come società o titolari di partita IVA. Tuttavia, questa apertura non è priva di condizioni: sono previsti specifici limiti che regolano l'accesso e l'applicazione del regime agevolato, rendendo necessario un approfondito esame caso per caso.
 

Che cos’è la cedolare secca e come funziona?


La cedolare secca è una modalità alternativa di tassazione pensata per semplificare la gestione fiscale dei redditi derivanti da locazioni immobiliari. Si tratta di un’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle relative addizionali, applicata con un’aliquota fissa. In parole semplici, chi sceglie la cedolare secca paga un’unica imposta, evitando il calcolo e la detrazione delle varie spese sostenute per l’immobile.

Questo regime è stato introdotto con l’obiettivo di rendere più snella la fiscalità sulle locazioni, offrendo vantaggi in termini di trasparenza e prevedibilità per i proprietari di immobili.
 

I vantaggi della cedolare secca

La cedolare secca porta con sé diversi benefici, tra cui:

  • Semplificazione: Gestire la dichiarazione dei redditi diventa più facile, poiché non è necessario dettagliare ogni singola spesa legata all’immobile.
  • Certezza fiscale: L’importo dell’imposta è stabilito in anticipo, eliminando il rischio di sorprese o variazioni.
  • Aliquota vantaggiosa: L’aliquota applicata (solitamente il 21% o il 10%, a seconda del contratto) è spesso inferiore rispetto alla tassazione ordinaria prevista dall’IRPEF sui redditi da locazione.
     

Gli svantaggi della cedolare secca

Nonostante i suoi punti di forza, questo regime presenta alcune limitazioni che è importante conoscere:

  • Irreversibilità della scelta: Una volta optato per la cedolare secca, non si può tornare al regime ordinario per lo stesso immobile per almeno cinque anni, salvo eccezioni previste dalla normativa.
  • Accesso limitato: Non tutti i contratti di locazione rientrano nei requisiti per accedere a questo regime fiscale, il che ne riduce l’applicabilità in determinate situazioni.


La cedolare secca è quindi una soluzione interessante per molti locatori, ma è fondamentale valutarne attentamente i pro e i contro prima di effettuare una scelta. Conoscere le caratteristiche di questo regime consente di prendere decisioni più consapevoli e ottimizzare la gestione fiscale dei propri immobili.

 

Approfondimento sulle aliquote della cedolare secca

 

Tipologia di contratto

Aliquota

Descrizione

Contratti a canone libero (4+4)

21%

Applicata ai contratti di locazione standard, in cui il canone è liberamente stabilito dalle parti. Ideale per chi vuole massimizzare la rendita.

Contratti a canone concordato

10%

Riservata agli affitti in aree ad alta densità abitativa o a studenti universitari fuori sede, con canoni stabiliti da accordi locali per agevolare l’accessibilità.

 

Dettagli sulle aliquote

Aliquota del 21%: contratti a canone libero

  • Si applica ai contratti di locazione classici della durata di 4 anni, rinnovabili per altri 4.

  • La libertà nella definizione del canone consente ai locatori di adattarsi alle condizioni del mercato, anche se l’aliquota è più alta rispetto al canone concordato.


Aliquota del 10% : contratti a canone concordato

  • Un’aliquota agevolata riservata a specifiche tipologie di contratti:

    • Affitti in comuni con carenze abitative (individuati dal Ministero).

    • Contratti per studenti universitari fuori sede (durata da 6 mesi a 3 anni).

  • I canoni sono predeterminati da accordi locali tra associazioni di categoria e istituzioni. Questo assicura canoni più bassi rispetto al libero mercato, ma con un vantaggio fiscale per i locatori.

 

Quale scegliere?

La scelta tra i due regimi dipende dalle priorità del locatore:

  • Se l’obiettivo è ottenere il massimo rendimento, il canone libero con aliquota al 21% potrebbe essere preferibile.
  • Se, invece, si cerca una tassazione ridotta e si è disposti a rispettare i limiti del canone concordato, il regime al 10% offre un’interessante opportunità di risparmio fiscale.


Nota importante: l’applicazione di entrambe le aliquote richiede che il locatore rinunci agli aggiornamenti ISTAT del canone durante la durata del contratto.

 

Cedolare secca e contratti di locazione con società


In origine, il regime della cedolare secca era pensato esclusivamente per i contratti di locazione tra privati, escludendo di fatto le locazioni a società o professionisti con Partita IVA. Negli ultimi anni, però, la giurisprudenza ha iniziato a interpretare questa norma in modo più ampio, aprendo nuove possibilità anche per i contratti stipulati con questi soggetti.

Per poter beneficiare della cedolare secca in contratti con conduttori come società o professionisti, è fondamentale che siano rispettati alcuni requisiti essenziali:

  • Destinazione d’uso abitativo: L’immobile locato deve essere destinato esclusivamente a uso abitativo e non a finalità commerciali o professionali.
  • Locatore privato: Il proprietario dell’immobile deve essere una persona fisica. Questo esclude imprese, società e altri enti che operano come locatori.


Negli ultimi anni, diverse sentenze della Cassazione hanno segnato un cambiamento significativo nella comprensione e applicazione della normativa sulla cedolare secca:

  • Interpretazioni  più flessibili: Alcune decisioni hanno confermato che, in presenza dei requisiti di uso abitativo e locatore privato, è possibile applicare la cedolare secca anche quando il conduttore è una società o un professionista con Partita IVA.
  • Nuove prospettive normative: Queste sentenze stanno alimentando un dibattito più ampio sulla necessità di aggiornare e ampliare la normativa. Si discute, infatti, della possibilità di estendere ulteriormente il regime a nuove categorie di locatori e conduttori, con l’obiettivo di incentivare il mercato delle locazioni residenziali.


Le recenti interpretazioni rappresentano un passo importante verso una maggiore flessibilità fiscale nel settore immobiliare. Tuttavia, le regole attuali richiedono ancora cautela e una verifica puntuale delle condizioni per evitare errori o contenziosi con l’Agenzia delle Entrate.

Questo sviluppo potrebbe aprire nuove opportunità per locatori e conduttori, contribuendo a stimolare il mercato delle locazioni abitative, ma sarà fondamentale monitorare gli aggiornamenti normativi e le evoluzioni legislative nei prossimi anni.

 

Cedolare secca e conduttori con Partita IVA


La cedolare secca può essere applicata anche ai contratti di locazione in cui il conduttore è un professionista con Partita IVA, ma solo se vengono rispettate alcune condizioni specifiche.

  • Uso abitativo: L’immobile deve essere destinato esclusivamente ad uso abitativo. Questa è una condizione imprescindibile per poter beneficiare del regime fiscale agevolato.
  • Locatore privato: Il proprietario deve essere una persona fisica e non un’impresa o una società.


Un aspetto cruciale riguarda la distinzione tra uso abitativo e uso professionale:

  • Uso abitativo: Se l’immobile viene utilizzato come abitazione principale o secondaria, il regime della cedolare secca può essere applicato senza problemi.
  • Uso professionale: Se, invece, l’immobile viene impiegato principalmente per attività lavorative (come uffici o studi professionali), la cedolare secca non è ammessa, anche se l’immobile è registrato catastalmente come abitativo.


Questa distinzione richiede particolare attenzione sia in fase di stipula del contratto sia durante la sua gestione, per evitare fraintendimenti o contestazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate.

La cedolare secca rappresenta un’opportunità interessante anche per i contratti con conduttori dotati di Partita IVA, a patto di rispettare rigorosamente i requisiti di legge. Per locatori e conduttori è sempre consigliabile verificare con un esperto fiscale la corretta applicazione del regime per evitare eventuali sanzioni o problematiche future.

 

Novità e prospettive: il futuro della cedolare secca


Il regime della cedolare secca è in costante trasformazione, con cambiamenti che riflettono le esigenze di un mercato delle locazioni sempre più dinamico. Vediamo insieme le principali novità e le possibili evoluzioni future.

1. Modifiche normative in arrivo
Il legislatore sta valutando interventi per rendere il regime più chiaro ed efficace. Potrebbero essere introdotte norme volte a sciogliere dubbi interpretativi, ampliando o, al contrario, restringendo l’ambito di applicazione.

2. Sentenze che fanno scuola
La giurisprudenza continua a giocare un ruolo chiave: le recenti pronunce dei giudici hanno aperto nuovi scenari, influenzando la gestione della cedolare secca e dando spunti per possibili futuri sviluppi legislativi.

3. Incentivi per il lungo termine
C’è un interesse crescente nel rendere la cedolare secca uno strumento per favorire le locazioni a lungo termine, contrastando la crescita degli affitti brevi. Questo potrebbe rappresentare un importante incentivo per i proprietari, con effetti positivi sull’intero settore immobiliare.

Il regime della cedolare secca sembra destinato a rimanere al centro del dibattito fiscale. Possiamo aspettarci:

  • Interventi legislativi mirati: nuove regole per adattarsi alle evoluzioni del mercato e alle esigenze dei contribuenti;
  • Ulteriori interpretazioni giurisprudenziali: sentenze che offriranno chiarimenti e indirizzi per una corretta applicazione del regime;
  • Possibili ampliamenti: il dibattito potrebbe portare a una maggiore flessibilità nell’estensione della cedolare a nuove categorie di locatori o contratti.


La cedolare secca rappresenta una soluzione fiscale apprezzata, ma in costante evoluzione. Per rimanere sempre aggiornati sulle novità e capire come sfruttare al meglio questa opportunità, è importante affidarsi a professionisti del settore o seguire attentamente i cambiamenti legislativi.
 

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