Il futuro dell’abitare: il ruolo crescente della locazione in Europa

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Scopri perchè l'affitto sta spopolando.

Pubblicato il: 29/03/2024

 

Negli ultimi decenni, il panorama abitativo europeo ha subito un significativo mutamento, con sempre più persone che preferiscono l’affitto alla proprietà. Questa tendenza emergente è stata analizzata nel recente rapporto “La casa in locazione in Italia e in Europa” presentato da Scenari Immobiliari e Abitare Co. durante il “FORUM LOCAZIONE – Una casa per tutti”.

Andiamo nel dettaglio a scoprire i dati principali e le motivazioni che hanno portato a questo cambiamento.
 

Gli affitti in Europa: elementi che li favoriscono


Il rapporto rivela un aumento dei canoni di locazione del 41,5% nell’arco degli ultimi dieci anni nei principali paesi dell'UE, con un ulteriore incremento del 5% nel 2023.
Amsterdam, Milano e Parigi spiccano come le città più costose, mentre Berlino e Torino si presentano come le opzioni più convenienti.

Secondo Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, questo fenomeno non è solo economico ma riflette anche un cambiamento culturale nel modo di vivere, che coinvolge non solo i giovani ma anche fasce più ampie della popolazione, specialmente nelle aree urbane. Le famiglie italiane, ad esempio, hanno speso oltre 7,7 miliardi di euro in canoni nel 2023, registrando un aumento del 10% in cinque anni, senza considerare il settore delle locazioni brevi.

Il valore medio di affitto di un bilocale di 60 metri quadrati nelle principali capitali europee, nell’ultimo trimestre del 2023 ha raggiunto i 26,70 euro mensili con un aumento medio del 4,5% rispetto all’ultimo trimestre del 2022. I monolocali sotto i 50 metri quadri hanno invece segnato un canone medio di 1.174 euro mensili, con una crescita del 7,2%.
Il costo mensile di una singola stanza per studenti è aumentato del 5,3%, per chiudere l’anno vicino ai 700 euro mensili.

Secondo Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari, nel 2023, l'aumento dei prezzi delle abitazioni e dei mutui ha consolidato la locazione come una soluzione più sostenibile e meno impegnativa, sia in Europa che in Italia. Tuttavia, l'offerta non riesce a soddisfare la domanda crescente, portando ad ulteriori aumenti dei canoni di locazione. Le sfide, come la crescita degli affitti brevi e le difficoltà delle locazioni di medio e lungo periodo, richiedono una sempre più stringente necessità di politiche e incentivi per sviluppare un'offerta abitativa in locazione sostenibile.

Giuseppe Crupi, CEO di Abitare Co., ha dichiarato che l'aumento del costo dei mutui e dei prezzi delle abitazioni ha spinto sempre più persone verso la locazione, contribuendo così ad aumentare i canoni di affitto. La domanda è guidata da giovani al primo impiego, nuove famiglie e single under 40, che richiedono alloggi di qualità eccellente, con servizi che valorizzino la qualità della vita, la socializzazione e che tengano conto della sostenibilità ambientale. Tuttavia, l'offerta attuale è limitata, con una carenza di immobili nuovi o ristrutturati e riadattati per scopi locativi.
Crupi sostiene che gli investitori vedano nel mercato BTR (Build To Rent) o PRS (Private Rented Sector) un'opportunità di investimento sostenibile, oltre ad una possibilità di diversificazione del proprio portafoglio, e ritiene altresì necessaria l’esigenza di trovare una specifica collocazione normativa in termini legali e fiscali, ad oggi inesistente, per favorirne lo sviluppo in Italia.
 

Uno sguardo all’Europa


Nel 2023, tra le principali città europee, Madrid ha registrato il maggiore aumento dei canoni di locazione, con un +8,6%, seguita da Lisbona (+7,6%), Milano e Vienna (+6,4%), e Roma (+6,3%). In leggero aumento gli affitti medi a Berlino (+1,7%), mentre sono stabili a Monaco di Baviera (+0,5%) e in calo ad Amsterdam (-2,1%).

Ad Amste rdam, nonostante un calo del 6,7% rispetto al 2022, il canone medio per un bilocale si attesta a 2.100 euro mensili, mentre il costo mensile di una stanza per studenti è salito del 5,6% a 950 euro. A Berlino, invece, il canone medio dei bilocali è in forte calo (-6,5%) a 1.570 euro mensili, rendendo la città più conveniente rispetto ad altre capitali come Milano (1.980 euro) e Parigi (1.850 euro). Torino risulta essere la città meno cara per il costo mensile di un bilocale, con poco più di mille euro al mese (1.050 euro), mentre Monaco di Baviera ha l'affitto più caro, dopo Amsterdam, per i monolocali (1.550 euro).

Rispetto agli investimenti nel comparto living, nel 2023 si è verificato un calo del 46% rispetto all'anno precedente in Europa. Tuttavia, nel 2024 è previsto un ritorno alla situazione di qualche anno fa, con il settore del living che è considerato una delle principali asset class per i prossimi anni dagli operatori internazionali. Si prevede un aumento degli investimenti del 25% quest'anno e una ripresa ancora più forte il prossimo. Anche in Italia, ci si aspetta di superare il miliardo di investimenti, nonostante le difficoltà fiscali e gestionali che ancora persistono per la crescita del settore.
 

La locazione in Italia


Nel 2023 in Italia, sono stati stipulati oltre 1,14 milioni di nuovi contratti d'affitto, registrando un aumento del 4,1% rispetto all'anno precedente. Questo ha generato un volume aggiuntivo di canoni pari a circa 7,7 miliardi di euro, coinvolgendo una superficie residenziale di oltre 96,5 milioni di metri quadrati. Le dimensioni medie delle case in locazione si aggirano intorno ai 85 metri quadrati, con un canone mensile medio di circa 570 euro. La domanda continua a concentrarsi principalmente nei grandi centri urbani italiani. A Milano, il canone annuo medio più elevato raggiunge i 176 euro al metro quadrato, seguito da Roma con 151 euro, Bologna con circa 120 euro, Napoli con poco più di 100 euro e Genova con 85 euro al metro quadrato annuo. Le previsioni per il 2024 indicano un consolidamento del livello raggiunto, con un leggero aumento dei canoni di locazione a livello medio nazionale, attestandosi intorno all'1,5%, portando il valore medio di riferimento a 82 euro/mq l’anno . 

A livello di tipologia contrattuale, nel 2023 il regime concordato rappresenta poco più di un quarto del totale dei nuovi contratti, mentre l'ordinario di lungo periodo copre più della metà. I contratti agevolati per studenti rimangono ancora al di sotto del 5% del totale, nonostante la crescente presenza di studenti fuori sede nelle principali università italiane.
 

L’andamento del mercato locativo nelle grandi città italiane


Dal 2015, le città di Bologna, Genova, Milano, Napoli e Roma hanno registrato una crescita del volume di nuovi contratti di locazione superiore al 10%. Contestualmente, i canoni di locazione sono aumentati del 5% su scala nazionale, con variazioni più significative nelle zone semicentrali.

Nel dettaglio, nel 2023, le seguenti città italiane hanno visto un aumento di case locate che varia dal 2 all’8% rispetto all’anno precedente:

  • Bologna: 21 mila nuove case locate;

  • Genova: oltre 16 mila nuove case locate;

  • Milano: 64 mila nuove case locate;

  • Napoli: 19 mila nuove case locate; 

  • Roma: oltre 74 mila nuove case locate. 

Le due principali città, Roma e Milano, hanno mantenuto livelli elevati di nuovi contratti annui, rispetto alle altre città citate, rappresentando complessivamente il 13% del totale nazionale. L'analisi delle diverse microzone di queste due città rivela che i canoni medi più alti si trovano principalmente nel centro città, seguiti dalle zone semicentrali e poi da quelle periferiche. 

Tuttavia, in alcuni casi, le microzone semicentrali superano in canoni quelle centrali, come evidenziato a Bologna e Genova. Anche le variazioni dei canoni dal 2015 mostrano una maggiore dinamicità nelle zone periferiche, mentre le variazioni al ribasso sono più contenute nelle zone centrali.

L’analisi redatta da Scenari Immobiliari e Abitare Co. ha esaminato l'andamento del mercato locativo residenziale nelle grandi città italiane, considerando diversi fattori influenti come l'offerta di lavoro, l'ambiente culturale, l'attrattiva per investitori e operatori immobiliari, l'interesse dei soggetti locali nel rinnovamento urbano e la sperimentazione di nuove tipologie abitative per la locazione.

Considerando queste tendenze e dinamiche di mercato, molte più persone sono spinte verso l’opzione della locazione e questo suggerisce che mettere in affitto la propria casa potrebbe essere una decisione finanziariamente vantaggiosa e strategicamente intelligente: non solo per generare un reddito stabile, ma anche per offrire la flessibilità di adattarsi alle mutevoli esigenze abitative e agli sviluppi del mercato immobiliare.
 

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