Conviene di più orientarsi sull’affitto tradizionale o sugli affitti brevi? Se ti interessi alla questione, allora saprai che ultimamente gli affitti brevi stanno facendo molto parlare di sé. Se ci pensi, la cosa non stupisce: l’Italia è un paese a forte vocazione turistica, che ogni anno attira visitatori da ogni parte del mondo.

Ne consegue che, se sei proprietario di una casa, magari in una zona balneare o in una città d’arte, ti sarà venuto quasi spontaneo chiederti se non ti convenga destinarla agli affitti a breve termine.

Ciò premesso, quali sono le principali differenze tra affitto tradizionale e affitti brevi? Quale formula si adatta meglio alle tue esigenze e di quali variabili devi tenere conto in entrambi i casi? È a queste domande che cercheremo di rispondere nel post di oggi: passeremo in rassegna i vantaggi dell’una e dell’altra soluzione per aiutarti a capire quale sia la più giusta per te!

Quali sono i vantaggi degli affitti brevi

Partiamo dunque dai vantaggi degli affitti brevi rispetto alle locazioni di medio e lungo termine.

Il primo riguarda senza ombra di dubbio la flessibilità. Gli affitti brevi hanno una durata massima di 29 giorni. Ne consegue che, orientandosi su questa formula, il proprietario dell’immobile ha la possibilità di adeguarsi velocemente ai cambiamenti che possono verificarsi sul mercato immobiliare, come ad esempio un aumento del livello dei prezzi o degli affitti. Viceversa, nei contratti di più lunga durata questo spesso non è possibile a causa dei termini e delle scadenze da rispettare. Allo stesso modo, optare per gli affitti brevi consente al proprietario di mettere in vendita l’immobile quando lo desidera e senza il vincolo di un inquilino all’interno.

Un secondo vantaggio da non trascurare riguarda l’incasso della pigione. Con gli affitti brevi, incassare è praticamente una certezza, perché l’inquilino è tenuto a versare l’intero affitto prima che il contratto abbia inizio. Lo stesso non si può dire invece dell’affitto tradizionale, in cui solitamente l’affitto viene versato mese per mese con il conseguente rischio che, a un certo punto, l’inquilino smetta di pagare.

Il terzo vantaggio degli affitti brevi è che questi portano generalmente rendimenti più elevati rispetto all’affitto tradizionale. Trattandosi di locazioni di breve durata, da pochi giorni al massimo di un mese, la pigione è infatti proporzionalmente più alta.

I vantaggi degli affitti tradizionali

Da quanto ci siamo detti fino a questo momento, potresti dedurre che l’opzione degli affitti brevi sia la migliore su tutta la linea. In effetti non nascondiamo che, rispetto agli affitti tradizionali, i vantaggi di questa formula sono parecchi.

Tuttavia, devi anche considerare alcuni fattori che, in base alla tua situazione e alle tue effettive necessità, potrebbero portarti a considerare anche gli affitti di lungo termine.

Ad esempio, dovresti tenere conto del fatto che gli affitti brevi risultano generalmente più onerosi in termini di gestione e manutenzione. Gli inquilini restano per poco tempo e si succedono uno dopo l’altro. Di conseguenza, va da sé che occorrerà organizzare check-in, check-out e che anche la piccola manutenzione sarà con tutta probabilità più frequente. Nel quadro degli affitti brevi, di solito è poi anche prevista tutta una serie di servizi che non sono inclusi invece negli affitti tradizionali. Parliamo ad esempio delle pulizie di fine soggiorno, del cambio della biancheria e via dicendo.

Proprio perché gli affitti brevi richiedono un maggiore impegno anche in termini di tempo dedicato alla gestione, spesso e volentieri i proprietari di immobili che optano per questa soluzione preferiscono evitare di occuparsene in prima persona, rivolgendosi invece a un property manager.

Un altro aspetto che potrebbe eventualmente portarti a propendere per gli affitti tradizionali è costituito dai contratti di più lunga durata. Se da un lato, ciò comporta una minore flessibilità come abbiamo spiegato nei paragrafi precedenti, dall’altro è anche vero che può essere in grado di tutelare meglio il proprietario da eventuali periodi di sfitto. A questo riguardo, va ovviamente considerata l’ubicazione dell’immobile: se è situato in una zona a forte vocazione turistica o comunque attrattiva, anche optando per gli affitti brevi il problema potrebbe non presentarsi affatto.

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In questo post abbiamo parlato delle principali differenze tra affitti tradizionali e affitti brevi. Benché, a nostro parere, questi ultimi presentino degli evidenti vantaggi, anche la formula dell’affitto tradizionale può risultare interessante e adattarsi bene alle particolari esigenze di alcuni proprietari immobiliari.

Inserendoci in questo discorso, noi di Klak abbiamo pensato a tutto e da oggi ti proponiamo due nuovi servizi, pensati appositamente per i proprietari immobiliari che desiderano mettere in affitto la loro casa. Ecco a cosa abbiamo pensato per te:

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